Odessa è una città ucraina situata sul Mar Nero, che per secoli ha deliziato i viaggiatori che sognano un rapido ritorno, e gli artisti che, sotto l'influenza dell'ispirazione, hanno creato opere meravigliose.
Cosa vale la pena sapere di Odessa?
1. Isiak e l'Istriano
Già nell'antichità c'erano due insediamenti greci a Odessa, Isiaka e Istria. Nel corso dei secoli queste zone sono appartenute, tra gli altri, a Goti, Unni, Avari e Magiari.
2. La capitale dell'umorismo
Non si sa da dove provenga questo soprannome, ma Odessa fu chiamata la Capitale dell'umorismo dai russi e accettò di buon grado il titolo. Intorno al primo di aprile, qui si svolge il festival di Humorina.
3. La gente di Odessa
Per secoli, molti ebrei hanno vissuto tra gli abitanti di Odessa. Durante la seconda guerra mondiale, qui si verificarono due pogrom che provocarono la morte di oltre 30.000 persone di origine ebraica.
4. Le catacombe di Odessa
Le catacombe di Odessa sono una rete di tunnel sotterranei con una lunghezza totale di oltre 2.500 chilometri. La maggior parte di essi è stata creata durante l'estrazione della pietra da costruzione, mentre il resto sono scavi geologici, bunker e grotte.
5. Partigiani
Durante la seconda guerra mondiale, le catacombe ospitarono diverse unità di partigiani sovietici.
6. Scale Potemkin
Le Scale Potemkin a Odessa sono scale monumentali che avrebbero dovuto essere un ingresso simbolico alla città. Oggi sono un simbolo di Odessa. Hanno 192 gradi che si allargano verso il basso, creando un'illusione ottica.
7. Palazzo Belina-Brzozowski
Il Palazzo Belina-Brzozowski è un edificio neogotico, costruito nel XIX secolo. Doveva essere il proprietario della sede di Odessa, da dove trasportava il grano alle sue tenute. I polacchi si incontravano lì e l'ospite più popolare era Juliusz Słowacki.
8. Palazzo Vorontsov
Il palazzo Vorontsov a Odessa fu costruito nella prima metà del XIX secolo sul lungomare. Nel corso dei decenni ha svolto diverse funzioni, tra cui la sede del consiglio locale dei lavoratori e dei delegati navali.
9. "Déjà vu"
La città è stata uno scenario naturale per il film polacco "Deja vu" diretto da Juliusz Machulski.
10. Il faro
Il faro di Vorontsov deve il suo nome al governatore della città. Il suo prototipo fu realizzato in legno nel 1862 e sopravvisse fino alla prima guerra mondiale. La seconda torre fu distrutta durante la seconda guerra mondiale e fu ricostruita solo dopo la sua fine.