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Anonim

Gli yak, che un tempo erano animali esotici del Tibet, ora stanno comparendo sempre più negli agriturismi o nei piccoli zoo. Sono animali eccezionalmente dolci e lenti che sono sempre molto popolari. Ecco alcuni fatti interessanti sugli yak.

Nell'ambiente naturale che un tempo abitava vaste aree dell'Asia centrale. Oggi le sue popolazioni sono disperse, incl. nell'altopiano tibetano, nell'Himalaya in Cina e nell'India settentrionale. Che probabilmente si sono estinti in Nepal e Bhutan, anche se negli ultimi anni si sono avute informazioni sulla loro ricomparsa in Nepal.

Sono gentili e lenti, in quanto non hanno nemici nel loro ambiente naturale, quindi sono privi dell'istinto alla fuga e dell'aggressività.

Il nome latino yak Bos grunnies significa letteralmente "bue che grugnisce" ed è stato dato a questi animali per via dei rumori rauchi e bassi che emettono.

Gli yak mangiano avidamente vegetazione alpina rachitica, erbe, erbe aromatiche, licheni, muschi e nel loro habitat naturale rosicchiano anche germogli di bambù.

Le femmine di yak vivono in branchi e i maschi si uniscono a loro solo in calore. La gravidanza di Yak dura 9 mesi e dà alla luce un vitello. È affidato alle cure della femmina per un anno, e raggiunge la piena età adulta solo dopo 6-8 anni.

Ciò che abitano in zone con condizioni estremamente difficili, tuttavia, si è perfettamente adattato alla breve stagione vegetativa, alle temperature estremamente basse e alle altitudini elevate sul livello del mare.

A causa dell'area di insorgenza, il pelo degli yak è estremamente denso, con una caratteristica frangia formata da lunghi peli di pelo. Può essere nei toni del bianco, crema, marrone e nero. I capelli di yak sono usati dai tibetani come lana per coperte, maglioni e copriletti. Ciò che forniscono anche nei paesi asiatici con latte e carne, e svolgono un ruolo importante nella vita quotidiana delle persone che vivono in queste aree, nella loro religione e cultura.

Le specie selvatiche, che sono sotto stretta protezione, sono classificate nella Lista rossa delle specie minacciate di estinzione come specie in via di estinzione.